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PRODOTTI

Miele di Acacia

E’ "il principe" dei mieli sicuramente il più conosciuto e consumato; le sue proprietà lo rendono "universale" tanto che è comunemente utilizzato in sostituzione dello zucchero e può essere assunto sin dal primo anno di vita e, sotto controllo medico anche da soggetti diabetici.

E’ un ottimo antibatterico tanto che, durante la "grande guerra" veniva impiegato al fronte per ciccatrizzare le ferite; peraltro ancora l’utilizzo per scopo terapeutico si riscontra nei paesi nordafricani.

Oltre all’utilizzo per uso familiare, il miele di acacia per la sua delicatezza ed il suo aroma vanigliato è utilizzato ed apprezzato anche nell’alta pasticceria.

Costituito da cristalli di fruttosio si presenta allo stato liquido e di aspetto limpido.

La raccolta del miele di acacia si concentra nei mesi di Maggio/Giugno e spazia dal Monte Serra fino all’Appennino toscano.

In campo culinario il miele di acacia si abbina perfettamente a formaggi dal sapore deciso quali gorgonzola, pecorino e parmigiano.

Miele di Castagno

E’ caratterizzato dal sapore "deciso" che lo distingue dagli altri mieli. Di odore forte ed intenso con un retrogusto amaro ed di essenze di legno si presenta con colore scuro e riflessi rossastri.

Il miele di castagno è ricco di sali minerali e tannino, tanto che è utile alla stimolazione della circolazione sanguigna, presenta proprietà disinfettanti ed è efficace in caso di malattie da raffreddamento, indicato anche per gli anemici.

Viene prodotto nei mesi di Giugno e Luglio nel Monte Serra e sull’appennino toscano.

In campo culinario il miele di Castagno si abbina con formaggi di media stagionatura quali, Caprino, Caciotta toscana, Parmigiano.

Miele di Melata

Unico nel suo genere in quanto le api per produrlo, non lo bottinano direttamente dal nettare dei fiori, ma bensì raccogliendo la sostanza zuccherina che si forma a seguito dell’azione degli Afidi.

Infatti, questi insetti succhiano la linfa delle piante, prevalentemente querce ed abeti espellendone poi la parte zuccherina che diventa sostanza di nutrimento per le api.

Di aspetto liquido e color e molto scuro, fino ad arrivare al nero ambrato in quello di abete, si caratterizza per un aroma particolare tendente al caramellato, con sentori di frutta cotta e/o confettura di fichi.

Nel tempo tende a cristallizzare non perdendo però nessun a delle sue proprietà che lo rendono un ottimo balsamico per le vie respiratorie e fonte importantissima di sali minerali.

Bottinato dalle nostre api in Luglio/Agosto nei nelle valli della montagna Pistoiese e sulle pendici del Monte Serra, gustoso da spalmare, si sposa con formaggi salati e/o leggermente acidi.

Miele di Multiflora (Millefiori)

Può definirsi "universale" in quanto racchiude i sapori di infiniti fiori, dal trifoglio alla lupinella, dal ginestrino al timo serpillo; ad alberi come meli e ciliegi selvatici, sorbi, querce, lecci e abeti.

Di colore scuro più o meno accentuato, dalla consistenza che varia dallo stato liquido al cristallizzato e dal sapore aromatico. Queste caratteristiche variano in ogni raccolto e dipendono dalle culture visitate dalle api facendolo così che ogni raccolto diventi unico.

Il nostro Millefiori racchiude le fioriture dei mesi da Maggio a Luglio delle specie botaniche della campagna Toscana.

Lenitivo per l’apparato digerente, un cucchiaio sciolto in acqua tiepida prima della colazione aiuta a contrastare la cellulite.

Miele di Sulla

La Sulla è un erba medica che tra Aprile e Giugno colora di rosso le dolci colline pisane dove noi portiamo le nostre arnie;

Il miele che ne deriva ha un colore ambrato, l’odore è tenue, quasi assente, il sapore è delicato e caratteristico.

La cristallizzazione è lenta, di consistenza pastosa e fine, facilmente solubile.

Il miele di sulla è ricco di oligoelementi come Magnesio, Ferro e Zinco ed ha proprietà diuretiche e depurative.

Un cucchiaio di Sulla al mattino in acqua tiepida, aiuta la Stipsi.

Miele di Tiglio

Tra Giugno e Luglio, passeggiando nei nostri monti potete apprezzare l’aroma intenso che la pianta del tiglio diffonde nell’aria; lo stesso che si ritrova nel miele che ne deriva.

L’aroma delle erbe officinali che vi si apprezza lo rendono caratteristico e ideale per alleviare gli stati di agitazione, isteria e mal di testa. Un cucchiaio di miele di tiglio, assunto la sera prima di andare a letto, è un ottimo rimedio per favorire un sonno tranquillo e rilassato.

All’assaggio il miele di Tiglio regala una sensazione mediamente dolce, quando è molto puro assume un retrogusto leggermente amaro. L’aroma molto persistente, è intenso, fresco, balsamico e medicinale.

Ottimo per aromatizzare tè e tisane.

Miele di Marruca

La Marruca è un arbusto spinoso molto comune che fiorisce nei mesi di Maggio e Giugno in particolare nelle colline maremmane.

Infatti, il Parco dell’Uccellina nel cuore della Maremma, è una delle poche zone in cui è possibile produrlo proprio perché rimasta incontaminata.

Il miele uniflorale tratto da questa pianta ha un colore rosso ambrato ed un sapore vagamente caramellato con retrogusto leggermente aspro.

Particolarmente indicato come antinfiammatorio per lo stomaco.

A tavola si sposa egregiamente con i tipici pecorini maremmani e con formaggi erborinati.

Miele di Girasole

All’interno del Parco dell’Uccellina tra Luglio e Agosto fioriscono dei meravigliosi Girasoli. Le nostre api ne raccolgono il nettare, prelibandoci di questo miele dorato.

La cristallizzazione è veloce perciò la sua consistenza è densa. Il sapore non troppo dolce, leggermente erbaceo.

Il miele di Girasole è un buon protettore dell’apparato digerente e un eccezionale antinevralgico, febbrifugo. Consigliato contro il colesterolo.

A tavola si abbina bene con il Taleggio, Asiago e Pecorino.

Miele di Corbezzolo

Il corbezzolo è una pianta sempreverde, tipica della macchia mediterranea, a  portamento da cespuglio o albero, che produce dei frutti rossi, commestibili anche se non particolarmente saporiti, a volte utilizzati per la produzione artigianale di marmellate.
La fioritura è in ottobre-novembre, per questo, dà una produzione di miele solo dove è possibile un’attività autunnale-invernale delle api: quasi soltanto in Sardegna, con qualche rara annata favorevole in Toscana. Noi nella Maremma riusciamo raramente a raccogliere questo raro miele.

La produzione limitata e territorialmente circoscritta fa del miele di corbezzolo quello col più alto valore commerciale: viene venduto a prezzi da 4 a 8 volte superiori a quelli degli altri mieli.

La cristallizzazione avviene rapidamente.

Il miele di corbezzolo, a causa del suo sapore amaro, è un miele per amatori.

In cucina può essere abbinato a vegetali amari, per analogia (cardi, carciofi) o con formaggi dolci e grassi (per contrasto).
E’ il miele perfetto per il caffè, i due amari si sposano bene insieme senza che il miele invada l’aroma della bevanda.

Miele e diabete

Ai diabetici non è dato modo di consumare zuccheri a tavola ed alimenti ricchi di mono e disaccaridi; per questo motivo, il miele contenendo fruttosio, glucosio e saccarosio, non è raccomandato.

I diabetici leggeri, tuttavia, possono consumare ogni giorno un po’ di miele di ACACIA, in quanto costituito prevalentemente da Fruttosio (che è uno zucchero semplice!).

Gli altri prodotti dell’alveare, non presentano controindicazioni e sono normalmente indicati per chi è affetto da Diabete. Anzi, studi effettuati hanno dimostrato che la Propoli, contribuisce a lungo termine ad abbassare la glicemia e la lipemia più rapidamente dei trattamenti convenzionali.